Conosci i pericoli dei social?

La domanda non è per niente inutile o scontata considerando i milioni di persone che popolano i social.

Quanti di questi utenti sono consapevoli dei rischi che corrono nel condividere informazioni personali?

Quanti sono malintenzionati?

Quanti, in maniera del tutto avventata e poco attenta, condividono pubblicamente indirizzi mail, numeri di telefono, foto di documenti ufficiali, come la patente appena conseguita o altri documenti sensibili?

Una miniera di dati e informazioni utili per scammer (chi si maschera truffaldinamente dietro identità rubate) e cybercriminali, dati che saranno utilissimi per costruire tentativi di phishing o intestarsi servizi o altri documenti.

Questi personaggi studiano a lungo la situazione della loro preda online, abitudini, lavoro, situazione finanziaria e sentimentale e adoperando tecniche persuasive che possono fare breccia su chi non è preparato, si fanno consegnare cifre di denaro inventando storie strappalacrime o anche semplicemente ricattando il malcapitato, dopo avergli estorto immagini o dati da non diffondere.

La lunga pandemia ha accelerato un processo che era già di per sè in crescita: l’isolamento sociale e la solitudine hanno fatto il resto, espondendo alle truffe più fantasiose fasce di utenti della rete poco attenti o indifesi.

conosci i pericoli dei social?

Ricordi le famose mail truffaldine alla nigeriana? Si tratta di truffe online pianificate da vere e proprie gang criminali con metodi di alta ingegneria sociale.

A molti di noi possono far sorridere, ma considera che queste gang prosperano sulla creduloneria del prossimo e fanno centro molto più spesso di quanto credi.

Ormai un classico senza tempo che solo negli USA raggiunge i 100 milioni di dollari l’anno di transazioni truffaldine. Lo schema è quasi sempre il seguente:

  • Si viene contattati via mail da uno sconosciuto che millanta di essere un personaggio importante o parente di un personaggio politicamente o finanziariamente rilevante della Nigeria. Il personaggio ha ovviamente un sacco di soldi bloccati su un tal conto corrente in Europa, ma non può tecnicamente prenderne possesso.
  • Chiede quindi a terzi, il malcapitato di turno, di aiutarlo con il proprio conto online in cambio, si capisce, di una generosa ricompensa a cose fatte.
  • A ruota inizieranno richieste pressanti di anticipare alcune spese notarili e di intermediari per favorire il buon fine della transazione. occorre spiegarti come va a finire?

Ma fossero solo questi i pericoli, ne saremmo felici, invece E-mail phishing (furto di dati sensibili fingendosi un ente affidabile), spoofing (falsificazione di identità) captazione di posta, sextortion (il ricatto prevede la diffusione di materiale erotico fornito dalla vittima nel corso di chat sempre più personali acute con lo scammer) sono reati in grande crescita.

I pericoli della rete usata senza attenzione e conoscenza sono tanti e ben diversificati e a caderci sono sempre i più indifesi.

Ricordate ad esempio la incredibile vicenda del pallavolista professionista Roberto Cazzaniga?  Un caso scuola di catfishing.

Truffato per centinaia di migliaia di euro, dal 208 al 2021, quando finalmente degli amici sono intervenuti per aiutarlo, da una coppia di donne che avevano messo in atto una truffa semplice quanto raffinata.

Una delle due si fingeva una modella brasiliana e, dopo aver iniziato una frequentazione telefonica e aver inviato foto false per tanto tempo, chiedeva in continuazione versamenti di denaro per curarsi da malattie e problemi vari.

Questo è solo un caso assurto alla notorietà delle cronache nazionali, ma ancora troppi casi simili si consumano nel privato. Secondo i dati riferiti dal rapporto annuale della Polizia Postale nel 2021 ad esempio l’aumento dei fenomeni di sextortion è del 54% rispetto al 2020 e per il revenge porn addirittura del 78%, con oltre 500 casi e oltre 1.400 persone denunciate.

In grande aumento anche i casi che vedono l’uso di tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari: un aumento del 27% per un totale di oltre 18mila casi di furto di credenziali per accesso ai sistemi di home banking, di numeri di carte di credito, di chiavi private di wallet di cryptovalute a fronte dei quali sono state indagate 781 persone.

Per molti sembra scontato prestare attenzione e non cadere in questi tranelli, ma per molti altri pare di no, quindi è bene ripetere i punti principali su come difendersi che valgono per tutti:

  • Non fornire mai i tuoi dati personali codici di accesso e informazioni personali a sconosciuti online.
  • Mai nessun fornitore di servizi finanziari ti chiederà dati sensibili via mail o whatsapp.
  • Le e-mail i messaggi whatsapp o gli sms truffaldini contengono  spesso l’indicazione di un link di rimando a un sito fotocopia di quello ufficiale, ma che, guardando bene, è possibile riconoscere come truffaldino (la URL  non coerente, vari errori di grammatica o di ortografia etc).
  • Spesso questi messaggi via e-mail o messaggio spaventano il destinatario e minacciano, nel caso che non vengano forniti i dati, il blocco del conto o della carta di credito.
  • L’oggetto della e-mail truffaldina è poco coerente con il tuo rapporto con quell’istituto e magari fa riferimento a una tua risposta a una loro comunicazione precedente.
  • Nel messaggio che ricevi non c’è quasi mai inserito il tuo nome e cognome in maniera corretta, ma vengono usate formule generiche come “Gentile Cliente”
  • Se la comunicazione che ricevi ti mette il dubbio e ti sembra che arrivi davvero da un ente finanziario con cui hai davvero rapporti, togliti il dubbio e alza il telefono informandoli, vedrai che aiuteranno.
  • Se ti accorgi di essere stato truffato blocca immediatamente il tuo conto o carta di credito e avvisa la Polizia Postale

La prima forma di difesa è la consapevolezza e l’informazione.

Ricordalo!

Conosci i pericoli dei social?

Secodo i dati ufficiali gli italiani coinvolti nelle truffe online hanno perso  di media € 2.017 € a truffa con una classifica che vede primeggiare la Svizzera con 25.800 €, seguita dall’Irlanda con 9.696 € e Germania con 9.652 €

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