Yoko Ono non aveva colpe.

Secondo Castaldo è la donna con l’unica colpa di essere stata troppo amata

John lennon

Yoko Ono non aveva colpe?

Perché Castaldo dipinge la perfida Yoko Ono come vittima di pregiudizi infondati?

Forse i “tribunali beatlesiani”, che cita nell’articolo, erano a corto di informazioni

john lennon Yoko Ono

 

Lo scorso 21 febbraio, nella pagina Spettacoli di Repubblica, leggo un corsivo dal titolo La donna con l’unica colpa di essere stata troppo amata”, dell’anziano scriba musicale che è Gino Castaldo.

Castaldo è un  peso massimo del giornalismo musicale italiano. Intoccabile.

Come posso contraddirlo?

Ma, da profondo conoscitore della Storia del Rock, non posso non inorridire per il taglio parziale che il suo articolo dà della figura più nefasta e pompata dell’intero universo Rock: la Signora Yoko Ono.

Castaldo è anziano e forse sta diventando come Mollica.

Vincenzo Mollica, per chi non lo sapesse, è un giornalista musicale “famoso per il suo buonismo critico e per l’esaltazione degli intervistati di turno mediante l’impiego di ridondanti aggettivi superlativi”.

Uno per il quale tutti sono sempre bravi, ispirati, grandi artisti e hanno regalato opere immense…

Castaldo nell’articolo che riporto a fianco parla di Yoko Ono, e fin dal titolo la difende, la mitizza, sminuisce, la paragona alle donne bullizzate, ma fa finta di scordarsi tante cose…

Mettiamole in riga…

Abbey Road Beatles


Yoko imponeva, e sono cose risapute, la sua presenza in ogni dove e dava fastidio agli altri del gruppo, ma Lennon se la portava dietro, anche dove non sarebbe dovuta mai entrare…

Volete le prove?

Sul Tubo trovate dei video splendidi dove John Lennon la porta a duettare in una jam con il grande Chuck Berry, che la guarda come si guarda una esibizione di gatti miagolanti sotto la finestra a mezzanotte.

Clicca qui e goditi il clip dove Chuck Berry si rende conto del livello artistico della Signora.

Una menzione d’onore va al microfonista che, a un certo punto, silenzia il microfono di Yoko Ono…

Altro video che trovate sul Tubo ci racconta di Lennon che la porta nel 1971 sul palco del Fillmore East, con Frank Zappa and The Mothers.

Zappa intitolò questo brano «A Small Eternity With Yoko Ono»…tanto per capirci

Ascoltate da soli… lei è quella che squittisce e bela in sottofondo

—-> Lennon ripubblicò lo stesso show cambiando tutti i titoli, incluso il brano di Zappa «King Kong» ma senza includere Frank nei credits…che infatti gli fece causa.

Basta così? No proseguiamo.

💉 Yoko Ono è quella che ha iniziato Lennon all’eroina…

Ad un certo punto lei era messa peggio di lui in fatto di droghe, tanto da dovergli affiancare una sua amica giapponese.

Lei, una volta ripulita, tornò a riprendere il suo posto di comando.

Un capitolo  intero andrebbe poi dedicato a come Yoko Ono ha trattato Julian Jude Lennon, figlio legittimo di John.

Lo ha tenuto lontano dal padre per anni e il ragazzo dalla disperazione per non aver mai avuto a che fare col padre, iniziò a farsi di eroina pure lui…

Perché quindi Castaldo incentra il pezzo sul tasto del «dare colpa alla donna»?

Ci sono dati di fatto. Non ciance.

I Beatles erano in 4:
♦Ringo non faceva nulla
♦Paul e John facevano tutto (soldi compresi)
♦Harrison era frustrato…

→Lennon era competitivo

→Paul competitivo

→Harrison era competitivo e la benzina ce la ha messa lei….BOOM!

Yoko Ono non aveva colpe...


E continuiamo a scavare…

Yoko Ono per tanto tempo ha impedito a Julian Jude Lennon di utilizzare il nome del padre, perché pensava il figlio Sean, che assomiglia a lei, diventasse cantante di successo.

Nel tempo i due fratelli si sono avvicinati e parlati, ma nel frattempo Julian, depresso, diventò eroinomane…

Chiudiamo il quadretto

La Signora Yoko Ono alla morte di John si premurò di scrivere tre lettere…

📩 La prima a Paul «È morto John Lennon e per te muore l’ultima possibilità di metterti in pace con la tua coscienza»

📩 La seconda a Julian Jude Lennon «È morto il padre che non hai mai avuto»

📩 La terza era per Aunt Mimi, la zia che aveva svezzato Lennon da piccolo e che aveva definito Yoko Ono come “un nano avvelenato“: «È morto il figlio che non hai mai avuto»

❌ Questa è Yoko Ono… descritta in questo articolo come:«La donna con l’unica colpa di essere stata troppo amata»

E per finire, caro Gino Castaldo, definire “super-acuti da avanguardia” l’imbarazzante  squittio cacofonico prodotto dalla Signora in alcune performance, che farebbe cacciare dal palco qualsiasi altro performer, è un esercizio snob che a una certa età non ci possiamo più permettere di tollerare.

Io non credo di “odiare Yoko Ono”, ma sono comunque irrecuperabile – come citi nel finale del tuo pezzo – perchè di certo la ritengo un personaggio negativo.

Ancora sicuro che “Yoko non aveva colpe”?

P.S. Per la stesura di questo articolo non sono stati maltrattati vinili dei Beatles…

Yoko Ono non aveva colpe...
Castaldo Yoko ONo John lennon
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